Michael J. Fox, una straordinaria persona comune

Nei suoi ultimi giorni alla Casa Bianca, il Presidente Joe Biden ha insignito Michael J. Fox della Medaglia Presidenziale della Libertà, la più alta onorificenza civile della nazione. Il premio riconosce le persone che hanno dato un contributo esemplare alla prosperità, ai valori o alla sicurezza degli Stati Uniti, alla pace nel mondo o ad altri importanti sforzi sociali, pubblici o privati.

Durante la cerimonia di conferimento alla Casa Bianca, Michael è stato riconosciuto come “uno degli attori più amati del nostro tempo, dotato di notevole spirito e fascino”. È stato onorato per la sua sconfinata determinazione nel cambiare il futuro di milioni di persone che vivono con il Parkinson: “Con intrepida resilienza e ottimismo, scalda anche i cuori e affascina il pubblico come un impavido sostenitore delle persone con il morbo di Parkinson. Incanalare la sua accattivante personalità per promuovere trattamenti che ci avvicinino a una cura”.

Il presidente Biden ha assegnato la medaglia presidenziale della libertà a 19 premiati, tra cui leader dello sport, dell’intrattenimento, dei diritti civili, della moda, della scienza e della filantropia. “Questi diciannove individui sono grandi leader che hanno reso l’America e il mondo un posto migliore. Sono grandi leader perché sono brave persone che hanno dato un contributo straordinario al loro Paese e al mondo”, si legge nel comunicato stampa della Casa Bianca.

“Ricevere la Medaglia Presidenziale della Libertà è un onore che non avrei mai potuto prevedere”, ha detto Michael. “Sono grato per questo riconoscimento, che condivido con i pazienti, le famiglie e i ricercatori che ci hanno avvicinato più che mai alla fine della malattia di Parkinson, una volta per tutte”.

Venticinque anni fa ha costituito la Michael J. Fox Foundation, oggi diventata il più grande finanziatore non profit al mondo della ricerca sul Parkinson, destinando più di 2 miliardi di dollari a programmi di ricerca ad alto impatto. La Fondazione ha consentito importanti scoperte scientifiche sul Parkinson.

E’ per noi un vero piacere congratularci con Michael per questo onore e riconoscimento degli sforzi congiunti della comunità del Parkinson per la ricerca di trattamenti migliori e di una cura per le persone che ne soffrono.

Ce lo ricordiamo ragazzino in “Casa Keaton”, trasmesso su Italia 1 al finire degli anni ’80, nella trilogia cinematografica di “Ritorno al futuro”, attore pieno di grande energia, ma anche in “House of Cards”, in cui la sua malattia era evidente.

Ha scritto alcuni libri sul suo percorso: meritano di essere letti, per conoscere la forza straordinaria di questa persona.

Tiziano Conti

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