Ieri sera a Passogatto Elisa Villa in dialogo con Gianni Siroli, autore di preziosi testi che riassumono una vita, un’epoca vista dalla prospettiva della musica, del ballo, della televisione a carattere locale, vissuta in prima persona, portata avanti con garbo e determinazione.
Il presentatore è tornato nel luogo del cuore, nella radice da cui tutto ha avuto inizio, un paese che grazie all’impegno del bravissimo Ciro Monducci ha costruito e costruisce un importante e vivo discorso di cultura. E via con i ricordi, le tappe di una carriera sfaccettata che ha portato a catalogare e a collezionare tantissime testimonianze legate al mondo dello spettacolo.
Siroli in vari modi nel tempo ha reso partecipi spettatori, lettori, ascoltatori, in maniera accattivante, dell’interazione fra memoria e storia,personale, locale, nazionale e sovranazionale. Sappiamo che un evento vissuto in prima persona e poi narrato lascia un ricordo qualitativamente differente rispetto a un evento solo immaginato, ecco perché è da elogiare il lavoro di trascrizione che ha fatto: ricordare è indubbiamente un’attività sociale, e in questo caso è opera di una persona di una grande competenza umana e professionale conquistata giorno per giorno in un contesto ben preciso della nostra storia
E dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna: la moglie Mirella mostra uno dei 3000 manifesti del marito
foto di CARLA BERGAMI
