Sabato sulla pedana di scherma, lunedì sotto i ferri in ospedale

E adesso Nathalie Moellhausen si appresta ad affrontare la sfida più complicata della sua vita.

Non sulle pedane, in quella spada che le ha dato molte gioie, prima con l’Italia (solo ai Mondiali un oro e un bronzo a squadre e un bronzo individuale) e poi con il Brasile dal 2013 (campionessa del mondo 2019), grazie alla doppia cittadinanza italo-brasiliana.

La sua gara ora è in un ospedale.

Lunedì 29 luglio viene operata per un tumore al coccige che nelle ultime settimane l’aveva costretta a ricoveri in ospedale e a dosi massicce di morfina.

Nonostante questo Nathalie, 38 anni e mezzo, nata a Milano da padre italo-tedesco e madre italo-brasiliana ha voluto competere nelle Olimpiadi che si celebrano nella Parigi in cui vive dal 2010 assieme al marito, Daniel Levavasseur, che è anche il suo allenatore.

Sabato 27 luglio ha affrontato la canadese Ruein Xiao nel primo assalto della giornata, ma si è accasciata per le fitte che la neoplasia le procura. L’hanno soccorsa, poi ha voluto riprendere e concludere in qualche modo la gara, un gesto che ha commosso il mondo perché è stato salutato come esempio di coraggio e di voglia di lottare.

Il fatto che abbia perso la sfida dal punto di vista dei numeri passa in secondo piano di fronte alla dedizione allo sport che lei ama.

Voleva esserci a tutti i costi, pur sapendo che l’intervento era già programmato e che la situazione era delicata: dopo che il destino le aveva combinato questo brutto scherzo, a lei che non vedeva l’ora di partecipare all’Olimpiade in casa, bastava salire in pedana, anche senza aspettative.

Era stata dimessa dall’spedale pochi giorni prima delle Olimpiadi, solo per poter incrociare la spada con la sua avversaria.

Artista poliedrica, ballerina e sceneggiatrice, laureata con lode in filosofia alla Sorbona, la Moellhausen è sempre stata in equilibrio tra emotività e ragione, il suo mantra segreto per affrontare le avversarie e cercare di vincere.

Aveva pensato di lasciare dopo Tokyo, ma l’esito negativo di quei Giochi l’aveva convinta a cambiare idea, anche per assecondare un principio insegnatole dal padre, con il suo incoraggiamento a vivere sempre nel presente.

Ora, nel presente, c’è la battaglia più difficile, ma coraggio e passione ne ha da vendere.

Tiziano Conti

Foto di Marie-Lan Nguyen / Wikimedia Commons

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