La mansarda di Sergio Chiodini (nella foto) è diversa dalle altre. Varcata la soglia l’impressione è di essere catapultati all’interno di una biblioteca. Ci sono libri accatastati, riviste, fascicoli e giornali. Tanti giornali. Il padrone di casa indica alcune pile di periodici, ripiegati metodicamente e sistemati gli uni sopra gli altri. Ce ne sono di ingialliti dal tempo, di grandi e di sottili, alcuni arricchiti da immagini altri fitti di solo testo. Mentre li guarda, il volto di Sergio si illumina con un sorriso che tradisce un certo orgoglio. «Quelli che vede sono tutti, ma proprio tutti, i numeri de Il Nuovo Diario Messaggero che conservo da quando mi sono abbonato, dal 1966 a oggi».
Un ricordo da ex insegnante innamorata del dialetto: lui, vincitore di vari concorsi in vernacolo, ne ha bandito per le scuole della Bassa più volte, con tanti premi offerti proprio dal Nuovo Diario Messaggero; ringrazio lui e la sua Associazione Il Ponte per quelle bellissime iniziative, che hanno reso speciali alcune sere nel teatro di San Bernardino, e hanno suscitato sorrisi nei bambini, nei ragazzi, nei genitori e nei nonni e, perchè no, nelle maestre e nelle prof!
