Dolores, Elizabeth e le due Mary nel cimitero militare americano in Normandia

Quattro donne in mezzo a migliaia di soldati: tra le quasi diecimila tombe del Normandy American Cemetery, dove nel 1944 c’era Omaha Beach, ci sono le lapidi di Mary H. Bankston, Mary J. Barlow, Dolores Brown e Elizabeth Richardson, parte di un battaglione spedito al fronte a smistare la posta e a curare i feriti.

Sono lì a testimoniare il ruolo femminile nella Seconda guerra mondiale e il riconoscimento del loro contributo.

Le loro storie sono state ricordate da Stripes.com, un sito web americano che fornisce notizie e informazioni indipendenti alla comunità militare statunitense.

Bankston e Barlow erano soldate semplici, Browne era sergente, Richardson un membro della Croce Rossa americana. Le prime tre facevano parte di un reparto speciale creato durante la guerra, per permettere alle donne di far parte dell’esercito anche se non in prima linea. All’inizio del 1945 erano state dislocate a Birmingham, Inghilterra, con il compito di far giungere a destinazione 17 milioni di lettere e pacchetti accumulati dal D-Day, lo sbarco in Normandia, del 6 giugno dell’anno precedente.

In quell’ammasso infinito di posta c’erano speranze, ricordi, messaggi d’amore, quelli d’affetto indirizzati alle famiglie da migliaia di soldati impegnati al fronte, lontano da casa. Il blocco delle spedizioni aveva depresso le truppe. Il battaglione di soldatesse lavorò con turni massacranti per svolgere il loro compito. E la notte si lavorava quasi al buio per evitare che il nemico potesse individuare gli edifici.

Le ragazze completarono l’attività con tre mesi di anticipo rispetto al previsto. Sull’onda del successo il battaglione si spostò a Rouen, in Francia, nel maggio del ’45, in un altro deposito, con un nuovo carico di posta da recapitare.

Fu lì che Dolores e le altre due persero la vita in un incidente stradale. Era l’8 luglio ’45. Le due donne soldato, Bankston e Barlow, morirono sul colpo, la sergente Browne cinque giorni dopo per via delle ferite. Avevano tutte e tre poco più di vent’anni.

La quarta donna sepolta tra le 9.400 tombe è Elizabeth Richardson, ed è lì anche se non era un soldato. Arruolata nella Croce Rossa americana, girava il fronte a bordo di una postazione mobile. Il suo compito era servire caffè e ciambelle ai soldati americani di stanza in Inghilterra e in Francia. A quel tempo le “ragazze del caffè” erano molto importanti, perché ricordavano l’aria di casa, la famiglia, una presenza femminile, le domeniche pomeriggio in relax.

Il 25 luglio del ’45, Richardson era in volo diretta a Parigi, a bordo di un piccolo aereo, quando, vicino a Rouen, il velivolo precipitò. Lei morì assieme al pilota.

In questo giugno in cui i grandi della terra ricordano gli ottanta anni dal D-Day, ci sono anche queste piccole storie – dentro la Grande Storia – che ci ricordano il nostro compito di commemorare chi ha dato la vita per un mondo migliore, con la speranza che anche il domani del mondo sia su una buona strada.

Tiziano Conti

Foto Wikipedia di Giacchino Azub – Opera propria

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