Presentazione pubblica del romanzo storico di Lisa Laffi “La dama dei gelsomini” e del romanzo/saggio di Jacopo Casadei “La porta sul fiume”, martedì 16 gennaio.
Nella giornata di martedì 16 gennaio, alle ore 18, nella Biblioteca del Liceo “Ricci Curbastro” di Lugo, in viale degli Orsini 6, avrà luogo la presentazione di due pubblicazioni, il romanzo storico “La dama dei gelsomini”, di Lisa Laffi, e il romanzo/saggio “La porta sul fiume – Filosofia per alluvionati”, di Jacopo Casadei.
Lisa Laffi è laureata in Conservazione dei Beni Culturali, vive a Imola, dove insegna. È autrice teatrale e di saggi di storia. Ha pubblicato i romanzi storici L’ultimo segreto di Botticelli, La regina senza corona, giunto al secondo posto al concorso indetto da Robinson come migliore biografia del 2020, e L’erborista di corte. Ha vinto i premi «Verbania for Women», «Alberoandronico» e «Terra di Guido Cavani».
Iacopo Casadei, psicologo, si occupa da quasi vent’anni di orientamento scolastico e professionale, formazione e psicologia scolastica. È autore di numerosi saggi che affrontano il tema dell’adolescenza e della genitorialità. Tra gli altri, ha pubblicato Genitori social ai tempi di Facebook e Whatsapp con Andrea Bilotto, A scuola ed Educare al successo, et cetera.
La dama dei gelsomini. Forlì, 1484. Bianca Riario è costretta ad abbandonare Roma per ritirarsi nella nuova residenza di famiglia in Romagna, ormai rassegnata a un ruolo di secondo piano all’ombra della madre, Caterina Sforza. Allontanata dai giochi di potere che si consumano nella Capitale per l’elezione del papa, Bianca avrà modo di conoscere Leonardo da Vinci e altri pittori. Grazie all’amore per l’arte e per la cultura Bianca, creatura del Rinascimento, riuscirà a trovare la chiave per sopravvivere a congiure e lotte per il dominio delle terre di Romagna insieme alla madre Caterina, in un’eroica resistenza che le porterà a tenere saldo il corso della vita anche quando ogni speranza sembra perduta.
La porta sul fiume – Filosofia per alluvionati. «In quel momento una ragazza di circa vent’anni scende dall’auto del padre, con una vanga in mano e scarponi da lavoro. Ha un viso dolce. Mi guarda e dice: «Sono venuta per dare una mano». Parole semplici, spontanee, pronunciate con grande rispetto e quasi con imbarazzo, come se temesse di arrecare disturbo, che dicono tutto sul suo cuore puro. Oggi vorrei tanto conoscere il nome di quella ragazza. Forse, come nel romanzo più noto di Umberto Eco, è solo il nome di una rosa, fiorita nelle prime luci del mattino dopo la tempesta».
Parteciperanno alla presentazione pubblica, aperta alla cittadinanza, gli Autori.