A tre mesi dall’alluvione e dall’emergenza che ha colpito Conselice, non cessano le polemiche. A rinfocolarle è un’immagine rimbalzata su social e WhatsApp negli ultimi giorni, in cui si vede il cartello d’ingresso del paese, un primo piano della sindaca Paola Pula sotto la scritta “Nessuno uscirà vivo di qui. Tratto da una storia vera”. Una citazione che riprende il titolo della biografia di Jim Morrison scritta da Jerry Hopkins e Daniel Sugerman.
Un’immagine goliardica che ha fatto rumore, tanto da spingere la prima cittadina di Conselice a una risposta: «In questi mesi non ho mai detto nulla sulle offese personali ricevute, non perché non ci rimanessi male, ma ho compreso il momento difficile, complesso che la comunità stava attraversando fatto anche di rabbia e di tensione – scrive Paola Pula sulla propria pagina Facebook -. Sono certa di aver fatto assieme ad altri il massimo per una gestione di una emergenza senza precedenti… Si poteva fare meglio? Certo nessuno è immune da errori e alcune scelte potevano essere fatte diversamente. Ma questa immagine che mi è stata appena girata non è un attacco alla mia persona, ma alla mia, nostra comunità e questo non lo posso tollerare».
Tanti i messaggi di solidarietà sotto il post della sindaca, anche da parte di primi cittadini di altri territori colpiti dall’alluvione e dalle frane di maggio.
«No, Conselice non è un posto invivibile. No, Conselice non è come viene spesso dipinta da chi non l’ha mai vissuta. Conselice è molto altro, Conselice è vogliosa di ricominciare mantenendo sempre lo sguardo a chi è più in difficoltà – conclude la sindaca Pula -. Conselice è quella che abbiamo conosciuto durante le settimane più dure dell’emergenza: è la storia di persone alluvionate che nonostante tutto si sono messe a disposizione degli altri. Sono orgogliosa di Conselice e non permetterò a nessuno di attaccarla in questo modo».
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