Necessario sostenere l’artigianato

Il grido di allarme degli artigiani: più attenzione per il settore

 

La
CNA di Ravenna chiede alle Istituzioni nazionali e locali più
attenzione per il mondo dell’Artigianato e delle Piccole Imprese della
moda.

“Le
misure fin qui introdotte per supportare i diversi settori produttivi,
in considerazione della situazione economica determinata dall’emergenza
sanitaria – dichiaraAntonella Solaroli, Presidente di CNA
Federmoda Ravenna – non hanno dedicato la dovuta attenzione a questo
comparto che ha tanta rilevanza in termini di saldo positivo per la
bilancia commerciale del Paese e che rappresenta un biglietto
da visita dell’Italia nel mondo. Tutto ciò danneggia l’intera filiera
produttiva, con ricadute più gravi, però, per le piccole imprese del
settore.

Se,
come si dice, il Made in Italy è l’elemento sul quale fondare la
ripresa allora è necessario in questo momento di difficoltà valorizzare
la
filiera come vero valore aggiunto del Made in Italy stesso. Occorre
sostenere le imprese con un supporto significativo e un forte sostegno
economico, creando le condizioni perché possano tornare ad investire e
ad essere protagoniste sui mercati internazionali.

C’è
l’esigenza di supportare maggiormente il settore con misure specifiche
per consentire alle imprese di fare investimenti, anche strutturali,
per proiettarsi verso il futuro che sempre più richiede tecnologia
d’avanguardia anche solamente per poter diffondere virtualmente le
proprie creazioni di campionario e stare al passo col resto del mondo.

È
importante introdurre un’agevolazione fiscale sull’acquisto di prodotti
Made in Italy nel nostro Paese, oltre che promuovere quest’ultimo nel
mondo, impiegando in questa direzione tutte le risorse a disposizione
per l’internazionalizzazione”.

La
situazione complessiva a livello mondiale ha ridotto mediamente gli
acquisti del 50%, e la seconda ondata della pandemia ha determinato un
ulteriore
danno per la stagione invernale 2020/2021 che si ripercuoterà sulla
prossima campagna vendita per l’autunno-inverno 2021/2022. Pertanto se
non verranno prese misure ad hoc il settore è destinato a collassare con
una forte ripercussione negativa sul nostro
Paese fin dal 2021.

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