Piace l’idea del Museo del Tricolore

 Ma evitiamo il “di tutto un pò”

Ha riscosso consensi l’idea degli storici locali Pietro Compagni e Norino Cani di cui al nostro redazionale di ieri.

Il ravennate Antonio Pattuelli, presidente dell’ABI, ha dichiarato che ci sono diverse solide motivazioni storiche a sostegno di questa interessante proposta.

“Come amministrazione comunale abbiamo un forte legame con Compagnoni ed il Tricolore – dice l’assessore alla cultura Anna Giulia Gallegati – tant’è che regolarmente sosteniamo le iniziative per le scuole e gli incontri su questo tema.

“E’ pero anche vero che attualmente stiamo lavorando a molti progetti di musealizzazione, in particolare pensiamo a un polo museale che possa comprendere il Museo Baracca, la pinacoteca, i reperti archeologici – continua però l’assessora – Lugo ha le caratteristiche di avere importanti tracce del passato che vanno dai reperti del neolitico alle ceramiche trovate in Rocca, poi la storia della città si dipana nei secoli e comprende anche il Tricolore. 

La mia idea –  dice ancora – sarebbe quella di non scorporare il tema del Tricolore per farne un museo a se stante, ma di dare vita ad un museo della città che comprenda anche un settore dedicato al Tricolore”. 

Sul dove realizzare il museo della città ci sono state nel tempo diverse ipotesi – conclude – ma ritengo che la più valida sia Casa Tomba.” 

Già, “nel tempo”,  sono vent’anni che a Lugo si parla di pinacoteca, di museo archeologico…

Ma il tema viene ripreso solo a fronte di interessanti proposte di privati cittadini, ripresi dai media locali con grandi consensi.

Non sono mai state il massimo per la nostra amministrazione le proposte dei privati: “Si è bello, è giusto, facciamolo”, mai.

Dal neolitico alla prima guerra mondiale, a Baracca, insomma il classico di tutto un pò!

Siamo sicuri che sia una specificità di Lugo quella di avere importanti tracce del passato?

Più di Bagnacavallo, di Bagnara, solo per stare a noi; più di Faenza, di Ravenna, di Ferrara, di Bologna….  

Un museo della città di Lugo per chi? Per un museo che viva di presenze “straniere” o per una sola visita dei lughesi e delle scuole lughesi?

Perchè un bolognese o anche solo un ravennate dovrebbe muoversi per visitare il museo della Città di Lugo? 

Gli studiosi, gli amanti della storia della grande Guerra, del volo, di Milano, di Parigi, di Mosca giapponesi o cinesi, di Francesco Baracca sono interessati; sì, turismo di nicchia, ma una nicchia internazionale e così anche molti italiani per il loro Tricolore.

Arrigo Antonellini

    

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