Grazie a un service del locale Lions Club
È
stato inaugurato il sipario
storico del Teatro Goldoni di Bagnacavallo, a seguito dei lavori di
restauro eseguiti grazie a un service del locale Lions Club.
Sono
intervenuti il sindaco Eleonora Proni e il responsabile del restauro,
Michele Pagani di Etra; erano presenti la presidente del Lions Club
Bagnacavallo Michela Michelini e i past president Massimo Morandi e
Renata Manzoni, assieme ai soci del club.
Il
sindaco ha ringraziato il Lions Club di Bagnacavallo per il suo
continuo impegno nel recupero dei beni artistici e culturali della
città, in particolare del Teatro Goldoni, dove aveva provveduto
negli scorsi anni all’installazione dei cinque medaglioni originari
sulla facciata e al restauro della collezione di violini collocati
all’ingresso del Ridotto.
Michele
Pagani ha ricordato che il sipario di Bagnacavallo è uno dei rari
esempi di pittura a tempera, cosiddetta pittura a secco su tela
conservatisi fino a oggi in Romagna. Ha sottolineato poi che il
delicato intervento di restauro è stato soprattutto un’operazione
conservativa per mantenere e stabilizzare la fragile pellicola
pittorica e il supporto in tessuto in parte usurati e indeboliti
dall’utilizzo e dal naturale invecchiamento.
Risalente
a poco prima della metà dell’Ottocento, il sipario del Teatro
Goldoni, come ha spiegato Raffaella Dapporto durante la serata, fu
dipinto da Antonio Muzzi (Bologna 1815-1894). Raffigura la visita del
senatore bolognese Camillo Gozzadini a Bartolomeo Ramenghi, celebre
pittore bagnacavallese del Cinquecento. La scena è ambientata nel
cortile di Palazzo Boncompagni a Bologna, città nella quale il
Ramenghi si trasferì e operò a lungo.
Il
sipario è stato realizzato con strisce di tela di canapa/iuta,
tessuta a telaio e cucita verticalmente.
L’intervento
di restauro ha comportato l’asportazione dei depositi superficiali,
il consolidamento generalizzato del sipario, la rimozione di
materiali di restauro applicati sulla tela, l’applicazione di
inserti di tela per ricostruire l’unità strutturale del supporto e
il miglioramento della stabilità della tela dipinta.
I
lavori sono stati eseguiti da Michele Pagani e Maria Lucia Rocchi di
Etra, società di conservazione e restauro di beni culturali e
storico-artistici con sede a Lugo.
Il
costo delle opere è stato di 12mila euro.