Gli accessi in ospedale e nelle strutture Ausl
E’ operativa la presenza, presso gli ospedali e le principali strutture dell’Ausl Romagna, di personale dedicato all’orientamento degli utenti in ingresso e alla verifica di alcune importanti condizioni di sicurezza mirate alla prevenzione della diffusione dell’infezione da Covid 19, anche in relazione alla graduale riapertura dei servizi e delle attività aziendali.
Il personale, che ha ricevuto una apposita formazione, si occuperà di regolamentare gli accessi e di far sì che avvengano nella massima sicurezza possibile.
Nello specifico, nei 56 principali punti di accesso alle strutture, il personale si assicura che gli utenti eventualmente in fila (sebbene attraverso l’attribuzione degli appuntamenti si sta cercando di limitare al massimo le attese) sostino ad almeno un metro di distanza gli uni dagli altri. Verifica inoltre che tutti indossino correttamente la mascherina (cioè comprendo naso e bocca) fornendone una qualora ne siano sprovvisti.
Gli operatori richiedono dunque la motivazione dell’accesso alla struttura (che al momento non è consentito, ad esempio, per sole informazioni) e qualora l’adempimento possa essere svolto anche telefonicamente o in altro modo, invitano ad utilizzare questa diversa strada indicando i numeri di telefono o le relative modalità.
Il personale indirizza quindi gli utenti nel luogo preciso della prestazione/servizio, limitandone così la deambulazione all’interno della struttura e fornisce eventuale supporto al pagamento ove sono presenti riscuotitori e pos.
Altro aspetto quello degli eventuali accompagnatori: gli operatori sono tenuti a verificarne la presenza poiché sono previsti solo per minori e persone non autosufficienti.
Qualora un utente indossi i guanti l’operatore li fa rimuovere e fa sempre eseguire in modo corretto la sanificazione delle mani attraverso il gel idroalcolico presente presso tutti gli accessi. Anche all’interno delle strutture, gli operatori controllano che nelle sale d’aspetto sia mantenuta la prevista distanza di un metro, che gli utenti indossino la mascherina e che i dispenser di gel idroalcolico per le mani sia presenti e utilizzabili.
Sempre nell’ottica della massima sicurezza possibile, gli operatori stessi (un centinaio quelli dedicati a questi compiti) prima di entrare in servizio, devono tutti i giorni misurare la propria temperatura corporea, e qualora questa sia superiore ai 37,5 gradi, o si presentino sintomi delle vie respiratorie (tosse, raffreddore o altro), devono restare al loro domicilio, contattare il medico di famiglia e darne notizia al loro responsabile. Qualora tale sintomatologia insorga durante il servizio, l’operatore dovrà avvisare tempestivamente il proprio responsabile per l’immediato rientro al domicilio e relativa sorveglianza sanitaria.