Fake news ed esperienze di contrasto alla disinformazione on line

A scuola


Ancora a scuola, a lezione, ai corsi di aggiornamento promossi dall’Ordine dei Giornalisti della nostra regione.


Ancora il grande tema delle fake news, mai tanto di attualità come in questi ultimi anni, ma in generale da quando esiste Internet e da quando la rete è diventata il primo degli strumenti di informazione.

Con la sua influenza su tutto ormai del nostro vivere.

Ma non poi del tutto nuovo per le fake news, se è vero che la radio decenni fa gettò il panico per l’atterraggio dei marziani, come quando il Carlino per la strage di Marzabotto uscì scrivendo che si trattava di chiacchiere.

Sempre più rilevante il ruolo della rete nello scegliere da chi farci governare, a tutti i livelli.

Il peso delle fake news pilotate dal grande Fratello? 

Il peso oggi dei social nel fare informazione, il nostro ruolo nei fare tutti i grandi Tg con le nostre foto, i nostri video nei grandi eventi, nella calamità, in sostituzione degli anacronistici, costosi e tardivi inviati speciali.

A chiudere il cerchio dello sviluppo della Rete, il dato, fornito nel corso della lezione, del crollo dell’indice di fiducia verso la stampa, verso i grandi media, in favore invece delle esperienze dirette.

“Certo è cosi, ci credo me l’ha detto mi cugina, lei l’ha provata quella cosa, lo sa”.

Magari fosse già stato così all’epoca” della discesa in campo di Berlusconi, non crederci ai media, ma poi è arrivato Grillo.

Uno scolaro, Arrigo Antonellini 

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