Le elezioni nella prima delle democrazie
Affatto, decisamente troppo presto, se mai ci sarà una sua crisi, cosa sulla quale non solo spero, ma sono anche “sicuro” che presto o tardi ci sarà.
Fosse così, fosse appunto già in declino, il Senato negli USA non sarebbe rimasto ai repubblicani e Trump non potrebbe certo gridare grande vittoria, come invece ha fatto.
Nemmeno i media sono in grado di dire se abbia vinto la destra o la sinistra.
Nemmeno i media sono in grado di dire se abbia vinto la destra o la sinistra.
L’esito del voto, a mio parere, conferma invece alcuni dati “moderni”.
Il primo, appunto, la voglia di cambiamento che sempre più caratterizza oggi le decisioni degli elettori.
Sono bastati appena due anni e nonostante gli evidenti successi in campo economico di Trump, che comunque andrebbero analizzati meglio, cosa che l’elettore ovviamente non fa, con il suo aumento degli squlibri, mentre l’elettore si ferma a leggere i soli numeri, senza disarticolare, fosse stata già la fine dell’onda di destra, la sinistra avrebbe conquistato anche il Senato.
Dunque ancora niente crisi purtroppo, i politologi prevedono il secondo mandato di Trump, come già successo tanto volte negli USA quando le midterm sono andate non bene per il presidente in carica.
Dunque, prima considerazione, l’onda destrosa non si ferma, basti guardare le recenti elezioni in Brasile e in Europa.
La seconda è un altro dato nuovo che si conferma sempre più.
La seconda è un altro dato nuovo che si conferma sempre più.
Si votano gli uomini e le donne, sempre di più, si sceglie tra i candidati quella, quello che ti “piace” di più, in cui hai maggiore fiducia, non si sceglie in base alla sua appartenza repubblicana o democratica.
Trump è presidente perchè è piaciuto agli americani, addirittura malvoluto dal “suo” partito.
L’esito di queste elezioni va letto, caso per caso, territorio per territorio, candidato per candidato, sono loro, le persone, ad aver vinto o perso, non i repubblicani o i democratici, non i partiti, ma le persone.
Infine la straordinaria vittoria delle donne, bellissima notizia, sono tantissime quelle che hanno battuto uomini, gli elettori le hanno privilegiate come mai prima, e dato che noi siamo abituati ad arrivare dopo di loro, nelle stesse direzioni dove vanno loro, abituati a copiare, ci auguriamo succeda così anche da noi, a partire da qualche donna Sindaca in più.
L’esito di queste elezioni va letto, caso per caso, territorio per territorio, candidato per candidato, sono loro, le persone, ad aver vinto o perso, non i repubblicani o i democratici, non i partiti, ma le persone.
Infine la straordinaria vittoria delle donne, bellissima notizia, sono tantissime quelle che hanno battuto uomini, gli elettori le hanno privilegiate come mai prima, e dato che noi siamo abituati ad arrivare dopo di loro, nelle stesse direzioni dove vanno loro, abituati a copiare, ci auguriamo succeda così anche da noi, a partire da qualche donna Sindaca in più.
Nelle midterm quindi tantissime le novità, tra gli eletti, nel connubio, appunto sempre più, tra novità e scelta delle persone, c’è sempre più coscienza che le idee viaggiano con le gambe degli uomini e non nei documenti, nei programmi dei partiti.
Non a caso il problema della sinistra americana ora è trovare la donna, o l’uomo, giusta.
Non a caso il problema della sinistra americana ora è trovare la donna, o l’uomo, giusta.
Le valutazioni sulle nostre prossime elezioni comunali alla prossima puntata…
Arrigo Antonellini