Nei fatti non a parole
Abbiamo vissuto anni, ci raccontano, si legge, in cui il valore era la pace, poi anni in cui era la libertà con lo strapotere dell DC per la paura che altri non la garantissero.
Oggi il primo valore, il primo obiettivo è voler star meglio, più salute, più soldi, meno tasse, smettere di lavorare presto, meno stranieri che danno noia.
E per cercare di farlo si cercano fatti, non parole, nessuno ha più tempo per le parole, tutti vogliono vedere fatti, più che mai in politica.
E per avere fatti ci si affida alle novità, al cambiare, anche se purtroppo spesso nella speranza vana di migliorare, di stare meglio.
Capita, “ogni tanto”, che a lasciare la strada vecchia per la nuova….
Da qui, prima la sconfitta dei vecchi leader del PD, tanto per stare a casa nostra, il successo del rottamatore Renzi, poi la sua clamorosa sconfitta quando si è montato la testa sino a voler sfidare tutti, anche parte della sinistra, andando al referendum costituzionale, lui contro tutti.
E quando si perde oggi, perdenti si rimane, senza possibilità di appelli.
Ma veniamo a noi, alle prossime elezioni comunali.
Saranno appunto all’insegna della novità, perchè pur corretta dal nostro storico conservatorismo, in Italia comunque ci siamo, come dimostra il recente risultato di Imola.
Quali novità ci saranno ?
Facile proporre novità da parte di chi non ha mai governato da noi, avranno il grande vantaggio di esserlo per definizione, nuovi.
E da parte invece di chi governa da 70 anni?
Siamo a tre ricandidature di Sindaci in carica, della serie storica il secondo mandato non si nega a nessuno.
Quella di Lugo, preannunciata già con tanti mesi di anticipo, improvvisamente ritirata, riproposta dopo mezz’ora.
Quella del Sindaco della Romagna Estense.
Quella di Massa Lombarda che la novità l’aveva presentata cinque fa proponendo e vincendo le Primarie contro il candidato del partito.
Ci saranno novità per gli altri di cui si è in attesa di sapere?
Intanto i tre si stanno presentando all’insegna della parola novità, a Lugo addirittura cancellando il nome PD nella prima presentazione.
Basterà usare la parola magica novità?
Certo la prima risposta al desiderio di fatti nuovi, non di parole, avrebbe dovuto essere, “sceglietevelo voi, il vostro candidato con le Primarie”.
Arrigo Antonellini