Rossini e il Novecento

Riceviamo e pubblichiamo 


Rossini, Beethoven, Schubert Gershwin, Piazzolla, Bernstein. Questi gli autori capisaldi della nuova stagione concertistica 2018-19 al Teatro Rossini di Lugo, in programma da giovedì 20 dicembre 2018 a venerdì 5 aprile 2019. In tutto cinque appuntamenti, di cui quattro sinfonici e un recital pianistico.




Apre le danze giovedì 20 dicembre 2018 la Filarmonica Arturo Toscanini di Parma diretta da Daniel Cohen con uno spumeggiante concerto di Natale che propone in apertura cinque fra le più celebri sinfonie da opere rossiniane (La Cenerentola, L’Italiana in Algeri, Il babiere di Siviglia, Il signor Bruschino, Guglielmo Tell) e chiude con una classica miscellanea di valzer viennesi di Johann Strauss Junior, alias Voci di Primavera, Sangue Viennese, Ouverture dal Pipistrello, Trisch-Trasch Polka, Sul bel Danubio blu e Pizzicato Polka.

Sabato 20 gennaio 2019 farà il suo debutto sul palco del Teatro Rossini di Lugo l’ormai nota Orchestra Senzaspine di Bologna, un complesso sinfonico fondato dai due amici-direttori Matteo Parmeggiani e Tommaso Ussardi, che in cinque anni di vita concertistica nelle maggiori sale di concerto di Bologna e dell’Emilia Romagna, si è già fatta apprezzare per le sue doti di estrema duttilità e ricchezza di repertorio, con quella particolare filosofia del proprio essere, cioè di proporre programmi molto amati e conosciuti dal pubblico con naturalezza e senza barriere culturali, in una parola “senza spine”. 


A Lugo i Senzaspine saranno diretti da una delle migliori bacchette italiane, la bolognese Nicoletta Conti, già allieva di Leonard Bernstein e vincitrice giovanissima nel 1986 del prestigioso Premio Internazionale Nikolai Malko di Copenhagen. In programma per sola orchestra la Serenata di Antonin Dvorak e Crisantemi di Giacomo Puccini, mentre per voce e orchestra si potranno ascoltare il rarissimo poemetto Il Tramonto di Ottorino Respighi, le 7 Canciones Popolares espanolas di Manuel de Falla, la Chanson Perpetuelle op. 37 per voce, orchestra d’archi e pianoforte di Ernest Chausson e la celebre canzone Non di scordar di me di Ernesto De Curtis. Magica interprete di questo raffinato e nel contempo popolare repertorio sarà il mezzosoprano di origine lughese Daniela Pini, apprezzatissima alla seconda edizione del festival barocco “Purtimiro”.

Si passa poi al venerdì 1 marzo col ritorno al Rossini di Lugo della Wunderkammer Orchestra di Pesaro diretta da Carlo Tenan: si tratta della quarta tappa della “residenza” lughese della giovane compagine pesarese fondata da Carlo Tenan e Paolo Marzocchi, tanto apprezzata nella stagione concertistica scorsa. La quale questa volta propone celebri pagine del repertorio americano appositamente rielaborate per la “camera delle meraviglie”, cioè le nuova “fattura” di Paolo Marzocchi dell’Ouverture “Strike up the band”, di “Rhapsody in blue” e “Un Americano a Parigi” di George Gershwin, delle Quattro Danze da “West Side Story” di Leonard Bernstein e due nuove composizioni in prima esecuzione assoluta di Carlo Tenan e Cristiano Arcelli.

Sabato 23 marzo 2019 recital pianistico interamente dedicato ad Astor Piazzolla, protagonista uno dei migliori interpreti al mondo del verbo piazzolliano, l’argentino Hugo Aisemberg. “Piazzolla secondo Aisemberg” è il titolo della serata, durante il quale il grande pianista di Buenos Aires di origini russo-ebraiche, formato all’Accademia Liszt di Budapest e dal 1971 residente in Italia, offrirà brani originali per pianoforte e sue originali trascrizioni dei massimi capolavori del maestro assoluto del tango argentino.

Ultimo appuntamento con la Concertistica 2018-19 è anche la quinta apparizione sul palco del Teatro Rossini della Wunderkammer Orchestra, con la terza tappa della prevista esecuzione integrale dei Cinque Concerti di Beethoven con le cadenze scritte su commissione di WKO da cinque diversi compositori contemporanei. Questa volta è in cartellone il Primo Concerto in do maggiore op. 15 di Beethoven, con nuova orchestrazione di Paolo Marzocchi e nuova cadenza concertante di Lorenzo Pagliei. 


Sul podio ancora il direttore di origine veneta Carlo Tenan, alla tastiera un autentico virtuoso del pianoforte quale il trentatreenne beneventano Vincenzo Maltempo, già allievo di Riccardo Risaliti e vincitore nel 2003 del Premio Venezia del Teatro La Fenice, resosi famoso (soprattutto all’estero) per la registrazione integrale delle difficilissime opere di Charles Valentin Alkan. Il concerto prevede anche la nuove rielaborazioni per WKO dell’Ouverture “Le Ebridi” di Mendelssohn (a cura di Paolo Marzocchi), delle 18 Danze Tedesche di Schubert (ad opera di Carlo Tenan) e del recente brano Kinderszenen, sei poemetti sinfonici per ensemble del pesarese Paolo Marzocchi.

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