Prendi questa mano,
zingara dimmi pure che destino avrò
Iva Zanicchi
Abbiamo tutti dei pregiudizi.
Verso gli zingari sorgono spontanei, senza bisogno di soffiarci su.
Qualche volta provvedono loro stessi a rinfocolarli.
Brutti episodi, come quello di Roma, più spesso piccole cose, come quella volta che estrassi il portafoglio per dare una moneta a una zingara.
Lo faccio, di solito, con chi tende la mano, nell'illusione di rendere più lievi le mie pene nell'aldilà, ma lei, con destrezza, sfilò 50 euro e ci sputò sopra.
Per renderne problematico il recupero, suppongo.
Mi arrabbiai molto ma non mi passó per la testa di criminalizzare un popolo, di spianare i campi rom, di cacciarli dall'Italia se non lavorano.
Come se tutti concorressero a produrre la ricchezza nazionale di cui godono, a partire da Salvini.
Tuttavia Celentano pensa che il capo della Lega dica cose di buon senso.
Che é antropologicamente impossibile.
Non c'è niente di peggio di un progressista convertito, intorpidito dagli anni, dai soldi e dalla diffidenza che sempre suscitano gli uomini brutti, sporche e cattivi.
Non che la sicurezza non sia importante.
Lo Stato esiste anche per quello, l'uso della forza che si riserva serve a garantirla.
Se chi governa non lo fa è giusto criticarlo.
Celentano può ben credere che Salvini sia meglio di Renzi e Grillo.
Lo pensa anche Marie Le Pen, e Casa Pound, e 1 italiano su 10.
A condizione che lasci stare il buon senso, che non consiste nell'agitare un problema.
Buon senso è dargli le risposte giuste.
È attribuirgli il peso e il significato che ha, senza sottovalutarlo nè enfatizzarlo.Ogni anno in questo Paese poco rispettoso delle regole muoiono centinaia di persone per colpa di automobilisti criminali.
Di ogni etnia e ceto sociale.
Per questo il Parlamento ha aumentato le pene ai responsabili.
Sfruttare il turbamento che l'episodio di Roma ha creato per raccattare voti è solo una spregevole speculazione.
A Salvini non è che non piacciono solo i campi rom, che sono discutibili strutture malamente gestite.
A Salvini e a quelli come lui non piacciono gli zingari, come i profughi, i gay e ogni genere di diversità.
Il concetto di identità, allorquando viene chiuso dentro il recinto dell'ignoranza, è un demone che non fa distinzioni.
Ogni forma di intolleranza si maschera dietro la cultura minacciata, il disordine sociale, la sicurezza.
Il no ai campi rom è anche un no alla casa, al vicinato, al lavoro.
Diventate come noi e sarete uguali a noi è uno slogan ipocrita, come fermiamoli a casa loro riferito a persone oppresse dalla dittatura, dalla guerra e dalla fame.
Non sono come noi, non diventeranno come noi, non tutti, non domani.
È un processo di convivenza difficile.
Richiede risposte generose, di testa, non di pancia.
Dalle istituzioni e da ognuno di noi.
Celentano è famoso per le sue pause.
Farebbe bene a prendersene una lunga.
Les gitanes
Zingaro chi sei?
Figlio di Boemia.
Dimmi tu perché sei venuto qui?
Quando mi stancai dellAndalusia, la mia terra ormai non esiste più.
I cavalli son stanchi nell'umida sera ma la folta criniera sembra il vento invocar.
Questo è il canto di chi non conosce frontiera, è l'ardente preghiera del gitano che va.
O gitano perché non rimani stasera, per la nuova avventura puoi domani partir.
Resta ancora a cantare nella notte stellata finché l'alba spietata faccia il sogno svanir.
Pretendere che gli zingari non rubino, ha scritto Ceronetti, è come volere che un ape posandosi sulla tua palpebra non ti faccia vedere il planetario.
Molti lo facevano anche nell'Italia che, alla fine degli anni '50, cantava questa bella canzone francese, mentre la distruzione dei mestieri che praticavano da secoli,accresceva il numero dei nomadi e la loro difficolta di inserimento.
Era un'Italia più povera ma più bella.
L'alba spietata di questo secolo ha fatto il sogno svanir.
Che Paese stiamo diventando?
Macerie
17 impresentabili su 4.000 candidati, una percentuale statisticamente irrilevante , inferiore alle presenze sgradevoli tra giornalisti, professionisti, comici, giudici, calciatori, prelati.
E tuttavia sufficiente per condizionare le elezioni, per additare la miseria morale di un'intera classe politica.
Dove una banale omissione vale quanto la corruzione.
Qualche giorno fa il sindaco di Rimini é stato sbattuto in prima pagina per " reati contro la finanza": non aveva esportato capitali ma sostenuto le ragioni di un barista multato per uno scontrino di due euro a una festa di beneficenza.
Tra poco non resterà che rovistare fra le macerie per trovare persone normali disposte a rischiare la reputazione per partecipare alla vita pubblica.
Un giorno si farà il conto di quanti amministratori sono stati condannati senza processo e assolti dai tribunali.
I partiti non sono come li vorremmo, hanno colpe grandi, esponenti piccoli e qualche volta disonesti.
Ma rappresentare le cose peggio di quel che sono non incoraggia i migliori a farsi avanti e non aiuta la rinascita dell'Italia.
PS. Riportando il fenomeno alla sua reale dimensione la Bindi, comunque la pensiate su di lei, ha reso un servizio alla verità , e al PD.
Che avrebbe dovuto valorizzarla.
Anziché farsi prendere dall'isteria.
Pensiero lungo
Il PD perde 2 milioni di voti e il Presidente Orfini si dichiara entusiasta del risultato.
Così non si va lontano.
Il vittorioso
De Luca ha vinto.
Dovrei essere contento.
Perché, allora, ho la nausea?
Devo andare da un medico.
Consolazione
Uomini come Salvini aiutano gli anziani a congedarsi dalla vita senza troppi rimpianti.
Guido Tampieri Libero Pensatore