La sciatica

La rubrica settimanale della Palextra


COS’È LA SCIATICA?







La sciatalgia è il termine usato per indicare un dolore che interessa in nervo sciatico, il nervo più voluminoso e lungo del nostro corpo e che parte dalla regione lombare e si irradia sulla parte posteriore o laterale della coscia, sul polpaccio sino al piede e più precisamente fino all’alluce o fino al bordo laterale del piede. Al dolore, solitamente ad una gamba sola, si può associare anche bruciore o la sensazione di essere morsicati. A volte si riscontrano anche sensazione di scossa elettrica, formicolio, riduzione o scomparsa del tatto e riduzione della possibilità di muovere il piede.

QUALI SONO LE CAUSE?
La causa più frequente è una protrusione (la fase precedente all’ernia in cui il disco deborda dalle vertebre ma ancora non è uscito) o ernia del disco intervertebrale (fuoriuscita nel nucleo polposo del disco). Altre cause della sciatica sono l’artrosi della colonna vertebrale e la gravidanza, traumi, cadute, incidenti. A molti potrà sembrare strano, ma anche un’iniezione intramuscolare praticata in modo errata può provocare una lesione al nervo, così come l’abitudine maschile di portare il portafogli nella tasca posteriore dei pantaloni può provocare una compressione del muscolo chiamato piriforme al cui interno passa il nervo sciatico, causando così l’infiammazione del predetto nervo.

ESISTE UNA RELAZIONE TRA LOMBOSCIATALGIA E LAVORO?
Si, c’è una correlazione con il lavoro svolto e con la postura assunta durante la giornata. I soggetti che praticano lavori troppo pesanti e che comportano il sollevamento o lo spostamento di pesi, così come le persone che svolgono un lavoro troppo sedentario che implica il mantenimento delle stessa posizione per un lungo periodo di tempo sono certamente a maggior rischio. Il medesimo discorso vale per chi esegue lo stesso movimento o che solleva anche pesi leggeri, ma ripetutamente.

CHE ESAMI FARE?
In presenza di uno stato doloroso che non scompare dopo l’assunzione di farmaci antidolorifici o antinfiammatori è indispensabile l’esame radiografico. La Risonanza Magnetica è raccomandata per l’appropriatezza nella diagnosi di ernie e protrusioni. Nel caso in cui ci troviamo dinanzi ad un paziente anziano o ad un soggetto claustrofobico, si può ricorrere alla TC. L’elettromiografia è utile per capire se è presente la compromissione dei nervi delle gambe.

COME SI CURA?
L’agopuntura e le manipolazioni sono due terapie che si possono associare tra loro e agiscono in sinergia sia per alleviare il dolore e l’infiammazione che per ridurre la causa e prevenire ulteriori episodi. L’agopuntura è rigorosamente un atto medico ed è una delle tecniche terapeutiche della Medicina Tradizionale cinese che si prefigge di promuovere la salute ed il benessere mediante l’inserimento di particolari aghi in particolari punti del corpo che sono appunti i punti di agopuntura. L’azione, in questo caso, è di tipo anti-infiammatorio, antidolorifico e decontratturante. Gli aghi non contengono farmaco, sono sterili, non si riutilizzano, non fanno male. Il ciclo di agopuntura consiste in 6-10 sedute con cadenza settimanale, a cui possono seguire delle sedute di mantenimento dopo 15 giorni o un mese. Il trattamento manipolativo si basa su un assunto molto semplice: problemi strutturali del corpo possono generare disfunzioni alla funzionalità del corpo, specialmente al sistema nervoso.
Un problema a livello della colonna può interferire con i nervi che fuoriescono dalla colonna, come accade nella sciatica; tale disallineamento o blocco è chiamato sublussazione e consiste principalmente in un malposizionamento o non funzionalità delle articolazioni delle faccette. Con la manipolazione si conferisce il corretto posizionamento delle strutture della colonna vertebrale. Il massofisioterapista deve sempre lavorare dietro prescrizione di un medico specialista, in special modo il fisiatra o l’ortopedico.

COME SI PREVIENE?
La sciatica è una patologia in costante aumento a causa di abitudini e situazioni lavorative che portano a condurre una vita sempre più sedentaria con spostamenti fatti per lo più in auto o mezzi pubblici e non a piedi. Dobbiamo contrastare tutte le cattive abitudini e le cattive posture che possono portare ad un ernia del disco; dobbiamo stare attenti al nostro peso; dobbiamo cercare di mantenere posizioni corrette del rachide sia da seduti, sia sul divano, sia a letto (ove dovrebbe essere evitata la posizione a pancia in giù); dobbiamo evitare di fare movimenti bruschi di torsione sul rachide; quando portiamo dei pesi dobbiamo cercare di equilibrarli da entrambe le parti, flettendosi sulle ginocchia per prenderli. Dobbiamo, infine, cercare di praticare un’attività fisica costante che corregga la postura e rinforzi i muscoli della schiena.

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